Articolo tratto da monitorimmobiliare.it

Il video integrale del panel Hospitality, dall’infrastruttura al luxury, tenutosi durante la XXII edizione di RE ITALY Winter Forum del 25 gennaio 2024 dal titolo Hospitality 2024: nuova linfa per gli investimenti.

Relatori:

Emanuele Caniggia, a capo di DeA Capital Real Estate Sgr, Ofer Arbib, numero uno di Colliers GI Italia, Giampiero Schiavo, Amministratore Delegato di Castello Sgr, Benedetto Giustiniani, Head of South Europe della Generali Real Estate guidata da Aldo Mazzocco, Andrea Cornetti, Amministratore Delegato Real Estate di Azimut Libera Impresa. A moderare Francesco Sanna, Partner K&L Gates.

Aumenta il numero di destinazioni che non garantiscono un turismo tranquillo a causa della complicata situazione geopolitica che si sta vivendo. Per questo motivo, il turismo domestico è destinato a crescere. Lo ha detto a RE ITALY Ofer Arbib, CEO Colliers Global Investors Italy.

L’Italia è indietro nel soddisfare le esigenze degli ospiti di studentati e residenze per senior: c’è stata un’evoluzione e non basta più offrire una camera e un letto ma bisogna garantire anche dei servizi aggiuntivi. Lo ha detto a RE ITALY Andrea Cornetti, Amministratore Delegato Real Estate e Infrastrutture di Azimut Libera Impresa.

Il mercato dell’hospitality in Italia non riguarda solo le grandi città, a differenza di altri Paesi: c’è molta più offerta di luoghi che attirano i turisti. Si può pensare di sviluppare ovunque il mercato rivolto alla fascia medio/alta e investire su ostelli o sul living.

Lo ha detto a RE ITALY Emanuele Caniggia, Amministratore Delegato DeA Capital Real Estate Sgr. Non credo si arrivi a volumi di transazioni troppo elevati, tuttavia il mercato dell’hospitality gode della fiducia di molti operatori perché è quello che tiene meglio in caso di difficoltà rispetto agli altri segmenti del Real Estate. Lo ha detto a RE ITALY Giampiero Schiavo, Amministratore Delegato di Castello Sgr.

Il mercato dell’hospitality rispetto ad altri asset class ha registrato nel 2023 una flessione minore rispetto al 2022, con presenze che hanno superato il periodo pre-Covid e le città d’arte che hanno avuto buoni risultati. Tuttavia, resta un gap da colmare tra l’offerta e una domanda che chiede qualità. L’hospitality rappresenta nel nostro portafoglio circa 1 miliardo di euro ma puntiamo a crescere soprattutto a livello internazionale. Lo ha detto a RE ITALY Benedetto Giustiniani, Head of South Europe di Generali Real Estate.

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